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      La sera dobbiamo rientrare nelle nostre abitazioni alle 8. Talvolta vengono delle visite di sorveglianza per accertare se veramente siamo in casa. A differenza dei coatti comuni noi non siamo chiusi dal di fuori. Altra differenza consiste nel fatto che la nostra libera uscita dura fino alle 8 e non solamente fino alle 5; potremmo avere dei permessi serali se fossero necessari per qualche cosa. In casa, alla sera giuochiamo alle carte. Non avevo giocato mai finora; il Bordiga assicura che ho la stoffa per diventare un buon giocatore di scopone scientifico. Ho già ricostituito una certa bibliotechina e posso leggere e studiare. I libri e i giornali che mi arrivano hanno già determinato una certa lotta tra me e il Bordiga, il quale sostiene a torto che io sono molto disordinato; a tradimento egli mette il disordine tra le cose mie, con la scusa della simmetria e dell'architettura: ma in realtà io non riesco piú a trovar nulla nel guazzabuglio simmetrico che mi trovo combinato.
      Carissima Julca: scrivimi a lungo sulla vita tua e dei bambini. Appena è possibile, mandami la fotografia di Giuliano. Delka ha fatto ancora molti progressi? Gli sono cresciuti nuovamente i capelli? La malattia ha lasciato in lui qualche conseguenza? Scrivimi molto di Giuliano. E Genia è guarita? Ti abbraccio stretta strettaAntonio
     
      17.
     
      Milano, 12 febbraio 1927
     
      Carissime,
      vi scrivo insieme, per utilizzare meglio le poche lettere che mi è concesso scrivere. Sono partito da Ustica il 20 mattino, all'improvviso: ho fatto appena a tempo a dettare una breve lettera e a far spedire un telegramma per avvertirvi.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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