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      Che te ne pare di tutto ciò? In fondo, a chi bene osservi, tra questi quattro argomenti esiste omogeneità: lo spirito popolare creativo, nelle sue diverse fasi e gradi di sviluppo, è alla base di essi in misura uguale. Scrivimi le tue impressioni; io ho molta fiducia nel tuo buon senso e nella fondatezza dei tuoi giudizi. Ti ho annoiato? Sai, lo scrivere surroga le conversazioni per me: mi pare veramente di parlarti quando ti scrivo; solo che tutto si riduce a un monologo, perché le tue lettere o non mi arrivano o non corrispondono alla conversazione intrapresa. Perciò scrivimi, e a lungo, delle lettere, oltre che le cartoline; io ti scriverò una lettera ogni sabato (ne posso scrivere due alla settimana) e mi sfogherò. Non riprendo la narrazione delle mie vicende e impressioni di viaggio, perché non so se ti interessano; certo esse hanno un valore personale per me, in quanto sono legate a determinati stati d'animo e anche a determinate sofferenze; per renderle interessanti agli altri forse sarebbe necessario esporle in forma letteraria; ma io devo scrivere di botto, nel poco tempo in cui mi vengono lasciati il calamaio e la penna. A proposito - la pianticella di limone continua a crescere? non me ne hai piú accennato. E la mia padrona di casa come sta, o è morta? Mi sono sempre dimenticato di chiedertelo. Ai primi di gennaio ricevetti ad Ustica una lettera del sig. Passarge che era disperato e credeva alla prossima morte della signora, poi non seppi piú nulla. Povera signora, temo che la scena del mio arresto abbia contribuito ad accelerare il suo male, poiché mi voleva bene ed era cosí pallida quando mi portarono via.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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