); nell'attuale cella, che deve essere esposta a sud-ovest-ovest, il sole si vede verso le due e sta in cella fin tardi, ma con una striscia di 25 cm. In questa stagione, piú calda, forse cosí andrà meglio. Inoltre: l'attuale cella è posta sull'officina meccanica del carcere e si sente il rombo delle macchine; ma mi abituerò. La cella è molto semplice e molto complessa insieme. Ho la branda a muro con due materassi (uno di lana): la biancheria viene cambiata ogni 15 giorni circa. Ho un tavolino e una specie di comodino-armadio, uno specchio, un catino e una brocca di ferro smaltato. Possiedo molti oggetti di alluminio acquistati alla Rinascente che ha organizzato un reparto nel carcere. Possiedo alcuni libri miei; ogni settimana ricevo in lettura 8 libri della biblioteca del carcere (doppio abbonamento). Perché ti faccia un'idea ti faccio la lista di questa settimana, che però è eccezionale per la relativa bontà dei libri capitati: - 1° Pietro Colletta, Storia del Reame di Napoli (ottimo); 2° V. Alfieri, Autobiografia; 3° Molière, Commedie scelte, tradotte dal signor Moretti (traduzione ridicola); 4° Carducci, 2 v. delle opere complete (mediocrissimi, tra i peggiori del Carducci); 5° Artur Lévy, Napoleone intimo (curioso, apologia di Napoleone come «uomo morale»); 6° Gina Lombroso, Nell'America meridionale (mediocrissimo); 7° Harnack, L'essenza del Cristianesimo; Virgilio Brocchi, Il destino in pugno, romanzo (fa spiritare i cani); Salvator Gotta, La donna mia (meno male che è sua, perché è noiosissima). Al mattino mi levo alle 6½, alle 7 suonano la sveglia: caffè, toilette, pulizia della cella; prendo mezzo litro di latte e ci mangio un panino; alle 8 circa si va all'aria, che dura 2 ore.
| |
Rinascente Pietro Colletta Storia Reame Napoli Alfieri Autobiografia Molière Commedie Moretti Carducci Carducci Artur Lévy Napoleone Napoleone Gina Lombroso Nell'America Harnack Cristianesimo Virgilio Brocchi Salvator Gotta
|