Hai capito? Devo proprio essere io, che sono in prigione, con delle prospettive abbastanza brutte, a far coraggio a un giovanotto che può muoversi liberamente, può esplicare la sua intelligenza nel lavoro quotidiano e rendersi utile? Ti abbraccio affettuosamente insieme con tutti di casa.
Nino
Ciò che hai promesso di mandarmi, mandalo appena puoi, perché ne ho proprio bisogno. Spero in seguito di non dover piú ricorrere al tuo aiuto.
49.
19 settembre 1927
Carissima Tania,
sei rimasta piú contenta per il colloquio di mercoledí? Era molto pittoresco, non è vero? Ho visto che anche tu ridevi, per tutto quel baccano assordante; non avrai però pianto dopo? Io sono stato molto contento, perché mi è sembrato che tu stessi un po' meglio.
Ti ringrazio per ciò che mi mandi ogni giorno. Io cerco di mangiare proprio tutto ciò che tu mandi: ma qualche volta è proprio impossibile. Come potevo mangiare tante noci, per esempio? Invece ho proprio mangiato di gusto il buon prosciutto e il formaggio fresco che mi piace tanto e l'uva e i fichi ecc. Non mandarmi del pane, però: qui bisogna comprarne ogni volta almeno mezzo chilo e quindi io ne ho sempre in eccesso; è fresco e buono come quello che si può comprare fuori. Da ieri poi ho ricominciato a ricevere il pranzo dalla trattoria (almeno, ieri l'ho ricevuto; in questo momento che scrivo non ho ancora ricevuto per oggi, ma è ancora presto). Da qualche giorno ho rinunziato alla lettura dei giornali politici quotidiani e vado in compagnia, cioè viene nella mia cella dall'una alle cinque circa un altro detenuto.
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Tania
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