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      Spero che rapidamente ormai possa riuscire a ristabilirti in salute. Aspetto l'altro colloquio per vederti ancora piú contenta e piú forte. Ti abbraccioAntonio
     
      50.
     
      26 settembre 1927
     
      Carissima Tania,
      avevo pensato di scrivere questa lettera a Giulia. Ma proprio non mi riesce; non riesco a incominciare. Sono ancora sotto l'impressione della sua ultima lettera, da me ricevuta, del 31 maggio, ma è una impressione certamente anacronistica. Mi pare che la vita di Giulia in questi mesi debba essersi svolta con molti mutamenti, perché Giuliano incomincerà a parlare e a camminare e lei avrà riprovato, ma con nuove sfumature, le impressioni dei primi moti di Delio, il quale oggi deve essere già uno spettatore giudizioso delle alte imprese del suo fratellino; cosí tutti i rapporti sentimentali sono complicati, con novità essenziali di enorme portata. Ti pare. Io dunque non sarei a tempo, certamente sarei stonato: ciò mi preoccupa e mi toglie l'iniziativa. Tu pensi davvero che Giulia sarà molto addolorata di non ricevere direttamente mie lettere? (Bada che non voglio mettere in dubbio la sua sensibilità!) Io ci penso, ma non riesco lo stesso. È proprio necessario che io abbia qualche sua lettera piú recente. Si può però fare cosí: comunicarle questa lettera, per esempio. Leggendola, lei capirà benissimo il mio stato d'animo e mi perdonerà. Forse non penserà neanche che ci sia bisogno di un perdono vero e proprio. Dovrei scrivere ora un grande elogio della sua bontà, ma qualcuno potrebbe pensare che lo faccio apposta ad captandam benevolentiam!


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Tania Giulia Giulia Giuliano Delio Giulia Bada