Il libro ricevuto invece è proprio dedicato ai primi elementi grammaticali delle lingue su citate (oltre che all'arabo e al greco moderno), con antologia. Ti vorrei riportare una novellina dei negri dello Zambesi, su alcune ragazze che giocano nella foresta coi serpenti, il cui titolo è: Za bakazana n in-zoca (letteralmente: Di alcune organismi-persone-ragazze con organismi-serpenti), ma sarebbe troppo complicato; puoi ammirare tuttavia la stringatezza dei negri in confronto con la prolissità europea; non sono poi sicuro che qualcuno dei suoni non debba riprodursi con lo schiocco della lingua e non già con una articolazione vocale. Questo libro lo voglio conservare: lo manderò a Giulia con l'indicazione di studiare il lappone, il samoano e il negro; proprio voglio che vada in collera. Sarà un complemento dei suoi studi di geografia, che mi sono costati tanto lavoro di propaganda e di agitazione. Che te ne pare. Non darti troppa pena per questi libri. Puoi andare alla libreria Sperling a mio nome e farmeli spedire. Vorrei avere, se è possibile, il numero unico dell'«Europe Nouvelle», dedicato al Vaticano e la Francia, uscito verso febbraio o marzo scorso. Tu puoi mandarmi qualche numero della «Die literarische Welt» che forse si trova in vendita, come a Roma, alla libreria Modernissima.
Ti abbraccioAntonio
53.
10 ottobre 1927
Carissima Tania,
dopo il colloquio di giovedí, ho pensato a lungo e mi sono deciso a scriverti ciò che non ho avuto il coraggio di dirti a voce. Io credo che tu non debba piú a lungo rimanere a Milano per me.
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