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      Cara, ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      54.
     
      17 ottobre 1927
     
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto avantieri la tua lettera del 27 settembre. Sono contento che Milano ti piaccia e ti offra delle possibilità di svago. Hai visitato i musei e le gallerie? perché dal punto di vista della sua struttura urbana, penso che la curiosità debba esaurirsi abbastanza in fretta. La differenza fondamentale tra Roma e Milano mi pare consista proprio in ciò: che Roma è inesauribile come «panorama» urbano, mentre Milano è inesauribile come chez soi, come vita intima dei milanesi che sono legati alle tradizioni piú di quanto si pensi. Perciò Milano è poco conosciuta dai soliti forestieri, mentre ha fortemente attirato a sé uomini come Stendhal, che hanno potuto penetrare nelle sue famiglie e nei suoi salotti e conoscerla intimamente. Il suo nucleo sociale piú consistente è l'aristocrazia, che ha saputo conservare una omogeneità e una compagine unica in Italia, mentre gli altri gruppi, compresi gli operai, sono, su per giù, accampamenti zingareschi senza stabilità e ossatura, striati di tutte le varietà regionali italiane. È questa la forza e la debolezza nazionale di Milano, emporio gigantesco di industria e commerci, dominati effettivamente da una élite di vecchie famiglie aristocratiche che hanno la forza della tradizione di governo locale (sai che Milano ha persino un culto cattolico speciale, il culto ambrosiano, di cui i vecchi milanesi sono gelosissimi e che è legato a questa situazione). - Scusa la digressione.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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