Ma tu sai come io sia un gran chiacchierone e mi lasci pigliar la mano ad ogni argomento che mi interessa.
Per i libri. Naturalmente, tu non devi tirarti dietro come bagaglio tanto peso. Io credo anche che sia meglio spedire i libri al mio indirizzo presso le Carceri di Roma, in modo che la visita del dazio e della polizia sia fatta presso il carcere.
Io ho al magazzino una valigia di fibra e un sacco da viaggio, abbastanza capaci; saranno sufficienti. Per mio uso personale mi basterà una fodera da cuscino, dove metterò la biancheria e gli oggetti indispensabili. Farò la domanda perché ti siano consegnate alla porta queste cose. Nella valigia devo avere: - un termos, che non mi serve perché non posso adoperarlo, dei barattoli di latte Nestlè, dei pezzi di sapone, inoltre l'orologio e la penna stilografica che possono andare a male se non sono adoperati. Tu li potrai conservare e adoperare, sebbene l'orologio sia tutt'altro che elegante e moderno (a proposito: Giulia ha cercato spesse volte di avere la catenina, che in verità è peggio dell'orologio e che io non le ho mai dato appunto perché mi sembrava un capriccio strampalato).
Scrivimi ancora delle tue impressioni di Milano. Ti abbraccio affettuosamente e ti aspetto.
Antonio
55.
24 ottobre 1927
Carissima mamma,
non ho ricevuto tue lettere, dopo l'assicurata, ma ti voglio scrivere lo stesso per diverse ragioni: - 1° perché ho l'impressione che da qualche mese la mia corrispondenza sia diventata molto irregolare negli arrivi e partenze; una lettera in piú spedita è una probabilità di piú che qualcheduna arrivi.
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