Ti abbraccio, cara Tania, dopo questa digressione che ti interesserà molto relativamente.
Antonio
61.
14 novembre 1927
Cara Giulia,
ti voglio almeno inviare un saluto ogni volta che mi è concesso scrivere. È trascorso un anno dal giorno del mio arresto e quasi un anno dal giorno in cui ti scrissi la prima lettera dal carcere. Sono molto cambiato in questo tempo: credo di essermi rafforzato e sistemato meglio. Lo stato d'animo che mi dominava quando ti scrissi questa prima lettera (non voglio neanche tentare di descrivertelo, perché ti farebbe orrore), ora mi fa un po' ridere. Penso che Delio deve avere avuto in quest'anno la possibilità di ricevere impressioni che lo accompagneranno per tutta l'esistenza; ciò mi fa stare allegro. Ti abbraccio teneramente.
Antonio
62.
21 novembre 1927
Carissima mamma,
da qualche settimana non ricevo notizie né da te né da Carlo. Credo di averti già fatto sapere che rimarrò a Milano ancora per qualche tempo. Non ho ricevuto ancora i libri annunziatimi. Le mie condizioni di salute sono abbastanza buone. In questi ultimi giorni mi sento proprio bene, perché abito in una cella insieme con un amico; la compagnia fa sentire meno la noia e ciò determina un po' piú di appetito. Spero di ricevere tue lettere nei giorni prossimi e allora ti potrò scrivere piú a lungo. Saluta affettuosamente tutti. Ti abbraccioNino
63.
21 novembre 1927
Carissima Tania,
ho ricevuto i libri seguenti: Francesco Crispi: I Mille; Broccardo, Gentile, ecc.: Goffredo Mameli e i suoi tempi; C. Maurras: L'«Action Française» et le Vatican.
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