Ognuno aspettava qualcosa di eccezionale e l'attesa determinava tutta una serie di piccole manifestazioni tipiche, che nell'insieme davano questa impressione di uno slancio di vitalità. Per molti l'eccezione era una porzione di pasta asciutta e un quarto di vino che l'amministrazione passa tre volte all'anno invece della solita minestra: ma che avvenimento importante è questo, tuttavia. Non credere che io me ne diverta o ne rida. L'avrei fatto, forse, prima di aver fatto l'esperienza del carcere. Ma ho visto troppe scene commoventi di detenuti che si mangiavano la loro scodella di minestra con religiosa compunzione, raccogliendo con la mollica di pane anche l'ultima traccia di unto che poteva rimanere attaccata alla terraglia! Un detenuto ha pianto perché in una caserma dei carabinieri, dove eravamo di transito, invece della minestra regolamentare fu distribuita solo una doppia razione di pane; era da due anni in carcere e la minestra calda era per lui il suo sangue, la sua vita. Si capisce perché nel Pater Noster è stato messo l'accenno al pane quotidiano.
Io ho pensato alla tua bontà e alla tua abnegazione, cara Tania. Ma la giornata è trascorsa un po' come tutte le altre. Forse abbiamo chiacchierato di meno e letto di piú. Io ho letto un libriccino di Brunetière su Balzac, una specie di penso per bambini cattivi. Ma non voglio affliggerti con questo argomento. Invece ti voglio raccontare un episodio quasi natalizio della mia fanciullezza, che ti divertirà e ti darà un tratto caratteristico della vita dalle mie parti.
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