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      In queste ultime settimane ho letto qualche libro arrivatomi dalla famiglia, ma nessuno di soverchio interesse. Te li enumero, tanto per farti passare il tempo.
      1. Le Vatican et l'Action Française. Si tratta del cosí detto «libro giallo» dell'«Action Française»; una raccolta di articoli, discorsi e circolari che conoscevo in gran parte, perché usciti nell'«Act. Franç.» del 1926. La sostanza politica del conflitto è nel libro mascherata con sette e sette veli. Appare solo la discussione «canonica» sulla cosí detta «materia mista» e sulla «giusta (secondo i canoni) libertà» dei fedeli. Tu sai di che cosa si tratta: esiste in Francia una organizzazione cattolica di massa, sul tipo dell'«Azione Cattolica» nostrana, presieduta dal generale di Castelnau. Fino alla crisi politica francese del 1926, i nazionalisti, di fatto, erano il solo partito politico che organicamente si innestasse in questa organizzazione e ne sfruttasse le possibilità (4-5 milioni di sottoscrizioni annue, per esempio). Cioè tutte le forze cattoliche erano esposte ai contraccolpi delle avventure di Maurras e Daudet, che nel 1926 avevano già pronto il governo provvisorio da issare al potere in caso di collasso. Il Vat., che prevedeva invece una nuova ondata di leggi anticlericali tipo Combes, ha voluto dimostrativamente rompere con l'«Act. Franç.» e lavorare per la organizzazione di un partito cattolico democratico di massa che avesse la funzione di un Centro parlamentare, secondo la politica Briand-Poincaré. - Nell'«Act.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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