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      Ti scrivo questi particolari, per aiutare la tua memoria; infatti, rileggendo, osservo che la lettera potrebbe anche essere del 5 febbraio, poiché i dati cronologici riferiti, del prima e del poi, potrebbero anche riferirsi a questa data. In ogni modo, se la tua lettera è piú recente, essa non contiene tue notizie; se è del 5 febbraio, ciò significa che in tutti questi 26 giorni di marzo tu non mi hai scritto o almeno io non ho ricevuto niente da te.
      Le notizie che mi hai trasmesso hanno suscitato in me un mondo di impressioni molto vive e anche molto dolorose, perché sono in grado di ricreare tutto l'ambiente materiale e tutte le difficoltà fisiche in cui si svolge la vita dei nostri: con due bambini queste difficoltà non possono che essersi moltiplicate in ragione geometrica. Forse tu te ne sei già accorta: è proprio questo ordine di preoccupazioni che mi ha sempre assillato nella forma piú intensa e mi ha fatto sentire tutta l'impotenza della mia situazione. E si aggiunge la preoccupazione per la tua salute, e per tutta la tua vita immediata che vorrei conoscere bene e che tu cerchi in tutti i modi di farmi credere senza soverchie noie. Cara Tania, devi proprio essere molto assennata e non fare nessuno sforzo, fidandoti della tua volontà. Io non sarò tranquillo, fino a quando non saprò con certezza che hai seguito alla lettera tutte le prescrizioni e i consigli del medico: vorrei che tu potessi allontanarti da Milano e vivere per qualche mese in un clima sano, che ti aiutasse a riacquistare le forze.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Tania Milano