94.
16 aprile 1928
Carissima Tania,
non ho ricevuto tue lettere in questa ultima settimana e neanche ho avuto tue notizie un po' precise per mezzo della signora Pina. Spero che tutto vada bene per la tua salute. Ho ricevuto dalla Libreria una certa quantità di riviste che mi hanno assorbito completamente, suscitando in me un interesse, che credevo di aver perduto, vivissimo per lo sviluppo che assumono le diverse attività culturali. Non avrei mai creduto che l'attività editoriale fosse cosí intensa, specialmente nel campo della divulgazione di ricerche storiche d'ogni genere. I preventivi di traduzioni, specialmente dal tedesco, per le opere storiche, e dall'inglese, per la produzione romanzesca, sono qualche volta spettacolosi. Tutto ciò mi pare di una grande portata culturale: che l'attenzione del pubblico medio sia passata dal romanzo francese al romanzo anglosassone e che della attività scientifica tedesca voglia partecipare non piú solo una stretta cerchia di universitari e di accademici, ma il pubblico più vasto che deve costituire la clientela di grandi imprese editoriali.
Ho ricevuto anche due volumi: un romanzo Le Pétrole di Upton Sinclair e La vie de Disraeli di A. Maurois. Ho letto quest'ultima, che mi ha dato uno «specimen» molto interessante della nuova fortuna che ha avuto in Francia la letteratura biografica «romanzesca». La vita di Disraeli ha già avuto 170 edizioni.
La penna mi fa andare su tutte le furie. Non so proprio quale ginnastica fare, per evitare che l'inchiostro sprizzi da tutte le parti.
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