Il medico mi disse che era il fuoco di S. Antonio e che non c'era da far nulla. Durante il viaggio Benevento-Foggia il male si calmò e le bolle di cui ero ricoperto nella vita destra si seccarono. A Foggia rimasi 5 giorni e negli ultimi 3 giorni ero già a posto, potevo dormire qualche ora e potevo sdraiarmi senza essere trafitto dai dolori. Mi è rimasta ancora qualche bolla mezzo secca e un certo dolore alle reni, ma ho l'impressione che non si tratti di una cosa grave. Non so spiegare l'incubazione romana che durò circa 8 giorni e che si manifestava con violentissime punture interne nella vita destra anteriore.
2°. Non ti posso ancora scrivere nulla sulla mia vita avvenire. Sto facendo i primi giorni di quarantena, prima di essere assegnato definitivamente ad un reparto. Penso che però tu non possa mandarmi nulla oltre ai libri e agli effetti di biancheria: non si può ricevere nulla di alimentare. Perciò non mandare mai nulla senza che io prima te l'abbia domandato.
3°. I libri da Milano (Libreria) falli spedire direttamente: è inutile che tu spenda per trasmettere ciò che deve essere già affrancato.
4°. Il memoriale non c'era piú: l'ho dovuto prendere con me.
Le ciliegie mi sono state utilissime, quantunque io non le abbia neppure assaggiate: mi hanno facilitato il viaggio.
Ricevo in questo momento la tua lettera del 19, con la lettera di Giulia. Vorrei scrivere a lungo a Giulia, ma non riesco a impostare la lettera cosí come vorrei. È difficile da scrivere. Vedrò la prossima volta, dopo essermi riposato un po' ed aver messo un po' d'ordine nelle mie idee.
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S. Antonio Benevento-Foggia Foggia Milano Libreria Giulia Giulia
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