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      Ciò che mi ha reso duro il carcere, finora (a parte tutte le altre privazioni che sono portate dalla mia situazione) è stato l'ozio intellettuale. - 3° Sulla quistione dei libri dovrei scrivere molti commi. La Libreria di Milano ha avuto il mio indirizzo? Finora non ho ricevuto direttamente nulla. Cosí non ricevo con ordine le riviste e non posso controllare gli arrivi. L'avv. Ariis cosa ha intenzione di fare coi libri che gli lasciai in deposito a Milano? Ti ha scritto qualche cosa? Fagli scrivere da mio fratello per sollecitarlo, poiché io penso che ciò sia necessario. Per i libri russi che vuoi mandarmi mi occorrerebbe un dizionario: io devo averne uno, russo-francese, del Makharof. Quello che mi avevi mandato ad Ustica era in francese-russo e non so dove sia andato a finire. (I miei libri di Ustica erano stati presi in consegna, dopo mia lettera, da Virginio Borioni, che non era fra gli arrestati di Palermo. - Non so se gli hai scritto per dargli il mio indirizzo; egli mi aveva promesso di spedirmi i libri alla Casa di Pena dove sarei stato assegnato). Dei miei libri romani vorrei avere quelli di storia e quelli dedicati all'Azione Cattolica e al Cattolicismo in generale. - Non mandarmi l'«Emporium» o altro di simile. Non voglio ricevere nulla piú di quanto io stesso ho comandato alla Libreria. Una cosa che puoi farmi avere è il «Secolo Illustrato» di Milano, per le fotografie d'attualità: puoi farmi l'abbonamento dal 1° luglio (coi numeri arretrati) per il secondo semestre del 28. - 4° Carlo ti ha trasmesso, come scrivi, la lista delle cose da me desiderate.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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