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      Che te ne pare? Ti aiuta nei tuoi lavori? È anch'egli un costruttore, oppure è ancora troppo piccolo, per meritarsi questa qualifica? Insomma io voglio sapere un mucchio di cose e poiché tu sei cosí grande, e, mi hanno detto, anche un po' chiaccherino, cosí sono sicuro che mi scriverai, con la mano della mamma, per adesso, una lettera lunga lunga, con tutte queste notizie e altre ancora. E io ti darò notizie di una rosa che ho piantato e di una lucertola* che voglio educare. Bacia Giuliano per conto mio e anche la mamma e tutti quanti di casa e la mamma bacerà te a sua volta per conto mio.
      Toi papa
     
      *Ho pensato che tu forse non conosci le lucertole: si tratta di una specie di coccodrilli che rimangono sempre piccini.
     
      127.
     
      3 giugno 1929
     
      Carissima Tania,
      ho qui davanti due tue lettere e cinque cartoline (l'ultima del 23 maggio) alle quali dovrei rispondere in ordine, diligentemente. Ma non lo farò. Hai ricevuto la lettera spedita da casa e l'altra per Giulia? La prima deve esserti arrivata con molto ritardo, come mi scrive mia madre.
      Il cambiamento di stagione, col caldo notevole che già si fa sentire, mi ha depresso e mi sto instupidendo. Sento addosso una stanchezza enorme e una certa debolezza generale, nonostante che continui a prendere i ricostituenti; ma credo che non durerà a lungo. Non è una cosa nuova e perciò non mi preoccupa. Mi annoia perché mi fa perdere il gusto del leggere e mi ottunde la memoria e la sensibilità generale.
      Sabato ho ricevuto il tuo pacco, che in via eccezionale mi è stato consegnato.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Giuliano Tania Giulia