Diventerà molto bello anche se la specie è comune.
133.
30 luglio 1929
Carissima Tatiana,
ho ricevuto ieri la lettera di Giulia. Spero che anche le fotografie non si siano perdute e che potrai mandarmele presto. Dovrei rispondere a tante tue quistioni mentre avrei voglia solo di chiacchierare con te del piú e del meno; mi ha molto divertito il tuo sfogo irruento e appassionato contro le affittacamere. Tuttavia cercherò di rispondere a qualche quistione. - 1° Credo che tu non debba incoraggiare, ma scoraggiare il desiderio di Vittorio di venire in Italia. Il posto di assistente di farmacia è pochissimo rimunerato e d'altronde c'è molta disoccupazione in questo ramo; ho conosciuto dei liberi docenti di chimica che andavano a far cartine per 600 lire al mese. Con la nuova legge sulle farmacie la situazione deve essere ancora peggiorata. - Ad un'altra occupazione stabile all'estero (cioè lontano dalla famiglia e dal proprio ambiente, dove è sempre possibile trovare qualche risorsa in caso di crisi) si oppone il carattere di Vittorio che, secondo me, è troppo fanciullesco e fantastico. In pochi anni io l'ho conosciuto come funzionario del Ministero degli Esteri (traduzioni), come sensale d'affari, come giornalista, come attore drammatico in tournée a Samarcanda e dintorni. Ha istinti troppo vagabondi. È un carattere che conosco perché l'ho studiato in alcuni miei fratelli, specialmente in mio fratello maggiore: l'Italia è l'ultimo paese da consigliare a simili tipi, a meno che non vivano di rendita, perché l'esuberanza di popolazione e la disoccupazione cronica in interi rami d'attività (ma specialmente nelle attività medie tecnico-intellettuali), determinata dal fatto che l'Italia ha quadri sufficienti per un paese di grande sviluppo industriale, mentre è solo mediocremente sviluppato - portano l'autorità statale a fissare ognuno rigidamente al suo posto.
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