Dopo poche righe feci un salto: trovai che su una montagna c'era un gran bastimento. Non si trattava del monte Ararat e quindi dell'arca di Noè, ma di una montagna svizzera e di un grande albergo. La traduzione era tutta cosí: «Morceau de roi» era tradotto «pezzettino di re», «goujat!» «pesciolino!» e cosí via, in modo ancor piú umoristico. Alla mia protesta, l'ufficio abbuonò 300 lire per rifare la traduzione e indennizzare la composizione perduta, ma il bello fu che quando l'avvocato-traduttore ebbe in mano le 700 lire residue che doveva consegnare al principale, se ne scappò a Vienna con una ragazza. Finora almeno le traduzioni dei classici erano almeno fatte con cura e scrupolo, se non sempre con eleganza. Adesso anche in questo campo avvengono cose strabilianti. Per una collezione quasi nazionale (lo Stato ha dato un sussidio di 100.000 lire) di classici greci e latini, la traduzione della «Germania» di Tacito è stata affidata a... Marinetti, che d'altronde è laureato in lettere alla Sorbona. Ho letto in una rivista un registro delle pacchianerie scritte da Marinetti, la cui traduzione è stata molto lodata dai.., giornalisti. «Exigere plagas» (esaminare le ferite) è tradotto: «esigere le piaghe» e mi pare che basti: uno studente del liceo si accorgerebbe che è una bestialità insensata.
Cara Tatiana, chissà se potrai avere la lettera prima della tua partenza. A Roma vorrei che prendessi dei miei libri due o tre volumi: - la raccolta di conferenze sull'Europa politica nel secolo XIX stampato dalla Camera di Commercio di Brescia e il volume di Michels sul Partito politico e le tendenze oligarchiche della democrazia moderna che possiedo nella traduzione francese di prima della guerra e nella nuova edizione italiana del 1924 molto aumentata e arricchita.
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