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      Io mi sono già abituato all'idea che per questa volta non verrai a Turi ma riterrai piú opportuno tener maggior conto della tua salute. Cara Tatiana, credi che solo perché ti voglio molto bene e mi dispiacerebbe molto troncare ogni rapporto con te, sono stato cosí schietto e reciso. Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
     
      137.
     
      18 novembre 1929
     
      Carissima Tatiana,
      ho ricevuto la tua cartolina del 16 e sono stato molto contento di avere tue notizie dopo circa 15 giorni che non mi avevi scritto. Cara Tatiana, credo che Carlo ti abbia assicurato a voce del mio vero stato d'animo e che sia riuscito a cancellare l'impressione che ti aveva fatto la mia ultima lettera: io volevo solo creare in te una convinzione, non darti un dispiacere, ma forse era impossibile ottenere un risultato senza determinare anche quest'altro effetto. Ti sono molto grato di tutto ciò che mi hai mandato, seppure devo fare l'osservazione che hai speso troppi quattrini; adesso non devi piú pensare che mi manchi qualcosa: sono provvisto per almeno cinque o sei anni e abbondantemente. Ho ricevuto anche i bulbi, ma non li ho ancora interrati, perché il freddo invernale credo li gelerebbe; li pianterò ai principii della primavera e spero che germoglieranno a differenza delle dalie che sono tutte fallite. Ho ricevuto anche i libri, ma ti prego di non inviarmene piú fino a mio avviso, perché sono al completo, nonostante che Carlo ne abbia portato via seco un certo mucchio. Dei libri che ti avevo indicato manca l'edizione italiana di quello del prof.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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