È uscita l'anno scorso una nuova edizione di un libro che apparteneva ormai alla cultura europea: Il capitalismo antico. Storia dell'economia romana, pp. 204 in 16°, Editore Laterza, Bari. La prima edizione uscí nel 1906, in francese, tradotta dal manoscritto italiano, ed ebbe un grande successo; fu tradotta subito in tedesco da Carlo Kautsky e credo anche in russo e in altre lingue. Il libro era rivolto contro la tendenza creata da Mommsen, di trovare «capitalistica» ogni economia «monetaria» (rimprovero rivolto da Marx al Mommsen e che il Salvioli svolge e dimostra criticamente), tendenza che oggi ha assunto proporzioni morbose per opera del professor Rostovtzev, uno storico russo che insegna in Inghilterra, e in Italia per opera del professor Barbagallo, un discepolo di Guglielmo Ferrero. Il Salvioli era uno studioso molto serio (è morto l'anno scorso, durante una lezione all'Università di Napoli), che accettava le teorie del materialismo storico, nella forma che esse hanno assunto in Italia attraverso la revisione di Benedetto Croce, cioè come canone pratico di ricerca storica e non come concezione del mondo totalitaria. L'attuale edizione italiana rinnova completamente la precedente, aggiornandola dal punto di vista erudito, e sfrondandola di quegli elementi polemici che erano propri nel 1906: è un libro nuovo, insomma, perché l'autore morí prima di perfezionarla. Domanda un traduttore che conosca molto bene l'italiano e che perciò sia in grado di comprendere anche le storture sintattiche e i periodi un po' raffazzonati.
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