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      Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingenua nei tuoi rapporti personali e abbastanza ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia praticità consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. Molto elementare, come vedi, eppure molto difficile a capire per chi non ha mai dovuto pensare di poter sbattere la testa contro il muro, ma ha sentito dire che basta dire: apriti Sesamo! perché il muro si apra. Il tuo atteggiamento è inconsapevolmente crudele; tu vedi uno legato (veramente non lo vedi legato e non sai rappresentarti il legame) che non vuol muoversi perché non può muoversi. Tu pensi che non si muove perché non vuole (non vedi che, per aver voluto muoversi, i legami gli hanno già rotto le carni) e allora giú a sollecitarlo con delle punte di fuoco. Cosa ottieni? Lo fai contorcere e ai legami che già lo dissanguano aggiungi le bruciature. - Questo quadro orripilante da romanzo d'appendice sull'Inquisizione di Spagna penso bene che non ti persuaderà e che tu continuerai; e siccome i bottoni di fuoco sono anch'essi puramente metaforici, avverrà che io continuerò a seguire la mia «pratica», di non sfondare le muraglie a colpi di testa (che mi duole già abbastanza per sopportare simili sports) e di mettere da parte quei problemi per risolvere i quali mancano gli elementi indispensabili.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Sesamo Inquisizione Spagna