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      Ti scrivo questo per convincerti che la sola difficoltà è la tua salute e null'altro: tutto dipende dalla tua buona volontà e dalla tua perseveranza; ma se non incomincerai una buona volta, non sarai mai pronta né disposta. Hai capito? Niente cavilli, niente cause o difficoltà estranee ecc. ecc. Tu stessa sei l'alfa e l'omega della tua vita e della tua libertà di movimento. - Carissima, devi proprio esser brava e non farmi stare sempre col rimorso che per causa mia non puoi fare ciò che piú ti piacerebbe. Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      Spedisci a mia madre la parte che le spetta.
     
      159.
     
      28 luglio 1930
     
     
      Carissima mamma,
      le due piccole fotografie che mi ha portato Nannaro mi sono molto piaciute: anche se tecnicamente non ben riuscite, riescono a dare una impressione abbastanza immediata della tua fisionomia e della tua espressione. Mi pare che, nonostante i tuoi anni e tutto il resto, tu ti sei mantenuta assai giovane e forte: devi avere pochi capelli bianchi e la tua espressione è molto vivace anche se un po', come dire?... matronale. Scommetto che potrai ancora vedere i pronipoti e vederli già grandetti; proprio vogliamo fare una grande fotografia, un giorno avvenire, dove saremo tutte le generazioni e tu nel mezzo a mettere ordine. Mea è molto cresciuta, ma è sempre ancora molto... spabaiada. Nannaro, da ciò che gli avete scritto, aveva creduto che sua figlia fosse chissà quale mostro di sapienza e di genialità. Da ciò dipende che è passato all'estremo opposto e ha dimenticato che la bambina ha ancora solo 9 o 10 anni.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Nannaro