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      Mi parli di una rivista inglese: sarebbe bene mandarmene un numero di saggio attraverso la Libreria. Potresti farmi mandare anche un numero di saggio del supplemento settimanale del «Manchester Guardian» e del «Times», che ho visto al carcere di Roma: credo però che la prosa letteraria di queste riviste sia troppo difficile ancora per me. E inoltre non ho molta voglia di studiare le lingue. - 3° Non ho capito ciò che mi hai scritto a proposito di una «giacca» di cui mi avrebbe parlato Carlo, [...]. Da ciò che ricordo di quanto mi disse Carlo, si tratterebbe di una maglia o sottoveste di lana per l'inverno. Tu la chiami «giacca» e in carcere è permessa solo la giacca regolamentare. Avevo già detto a Carlo che ho maglie a sufficienza per parecchi anni e non solo maglie semplici: ho quattro pull-over, se non cinque e due non li ho ancora neanche toccati. A che scopo mandarmi ancora oggetti dello stesso genere anche se di forma migliore? o semplicemente diversa? Per farli mangiare dalle tignole [...].- Hai scritto troppo in fretta alla Libreria per il rinnovo degli abbonamenti alle riviste: troppo zelo, perché in due mesi hanno tutto il tempo di dimenticarsi anche l'avvertimento. Il «Secolo Illustrato» lo ricevo regolarmente. L'«Emporium» non lo voglio assolutamente: ho già pantoffole a sufficienza. Non arrabbiarti.
      Ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      Ho ricevuto il Sedobrol e le sovracalze. Ti ringrazio.
      Manda l'altro mezzo foglio a mia sorella Teresina Gramsci-Paulesu.
     
      171.
     
      17 novembre 1930


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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