La lettera è forse dello stesso Croce o per lo meno di un suo discepolo ed è curiosa.
Pare che il Croce abbia risposto a una dissertazione del Lunaciarski prendendo un certo tono paterno, un po' di protezione e un po' di comicità scherzosa, con gran divertimento del Congresso. Dalla lettera appare anche che il Lunaciarski avrebbe ignorato che il Croce si è molto occupato del materialismo storico, ha scritto molto in proposito e in ogni caso è eruditissimo di tutta questa materia, ciò che mi pare strano, perché le opere di Croce sono tradotte in russo e Lunaciarski conosce l'italiano molto correttamente.
Da questa lettera appare anche che la posizione del Croce verso il materialismo storico è completamente mutata, da quella che era fino a qualche anno fa. Adesso il Croce sostiene, niente di meno, che il materialismo storico segna un ritorno al vecchio teologismo... medioevale, alla filosofia prekantiana e precartesiana. Cosa strabiliante e da far dubitare che anch'egli, nonostante la sua olimpica serenità, cominci a sonnecchiare troppo spesso, piú spesso di quanto succedeva ad Omero. Non so se scriverà qualche memoria speciale su questo argomento: sarebbe molto interessante e credo che non sarebbe difficile rispondergli, attingendo nelle sue stesse opere gli argomenti necessari e sufficienti. Io credo che il Croce abbia ricorso a una gherminella polemica molto trasparente e che il suo giudizio, piú che un giudizio storico-filosofico, sia niente altro che un atto di volontà, abbia cioè un fine pratico.
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