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      Dunque non sono diventato vecchio, ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò che noi non possiamo piú fare. In questo senso sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme e per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. Devi persuaderti però che occorre anche risparmiare un po' le proprie forze e non intestarsi a fare dei grandi sforzi come quando si era di primo pelo. Ora mi pare appunto che Teresina, nella sua lettera, mi abbia accennato, con un po' di malizia, che tu pretendi di fare troppo e che non vuoi rinunziare alla tua supremazia nei lavori di casa. Devi invece rinunziare e riposarti. Carissima mamma, ti auguro tante cose per le feste, di essere allegra e tranquilla. Tanti auguri e saluti a tutti di casa. Ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      174.
     
      15 dicembre 1930
     
      Carissima Tatiana,
      sí, sí, il libro dello Zangwill l'ho ricevuto da parecchio tempo e mi sono sempre dimenticato di dartene conferma. È un libro molto interessante, ma lo conoscevo già; tuttavia l'ho riletto volentieri. - Le riviste «Pégaso» e «Les Nouvelles Littéraires» le ho sempre ricevute regolarmente e infatti mi interessano: puoi confermare l'abbonamento presso la Libreria, ma penso che tu abbia genericamente confermato tutti gli abbonamenti già in corso e quindi non è necessaria la conferma specificata; ti pare?


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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