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      I nostri rapporti personalmente cordiali di maestro ed ex allievo si ruppero. Quando nel 22 il solenne guardiaportone dell'Ambasciata si degnò di telefonare al Cosmo, nel suo gabinetto diplomatico, che un certo Gramsci desiderava essere ricevuto, rimase sbalordito, nel suo animo protocollare, quando il Cosmo scese di corsa le scale e mi si precipitò addosso inondandomi di lacrime e di barba, e dicendo a ogni momento: «Tu capisci perché! Tu capisci perché!». Era in preda a una commozione che mi sbalordí, ma mi fece capire quanto dolore gli avessi procurato nel 1920 e come egli intendesse l'amicizia per i suoi allievi di scuola. Vedi quanti ricordi mi ha fatto nascere questa Vita di Dante e l'accenno di Piero (che, del resto, mi fu presentato la prima volta proprio dal prof. Cosmo). È vero che ora per me il passato ha una grande importanza, come unica cosa certa nella mia vita, a differenza del presente e dell'avvenire che sono fuori della mia volontà e non mi appartengono. - Cara, vorrei che tu mi dessi delle informazioni e delle spiegazioni chiare su questo argomento: - nell'attuale momento dell'arte chirurgica, si può fare l'operazione per estirpare il colon discendente? oppure, cosa si può fare per rimediare a una tale infermità? L'operazione è facile o difficile? Si può fare anche se il paziente è molto malandato di salute, se cioè egli soffre di tubercolosi (ghiandolare) e di sifilide ereditaria di grado leggero e di eruzioni cutanee permanenti dovute al guasto di tutto l'apparato digerente?


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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