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      Finirò col persuadermi che il meglio di tutto sarebbe non pensare piú, non ricevere di fuori nessun incitamento a pensare e quindi non scrivere piú a nessuno e mettere da parte le lettere ricevute senza leggerle ecc. ecc. Ma forse non avverrà nulla di tutto questo e avrò solo ottenuto di farti imbronciare e stare di malumore per qualche tempo, ciò che significherà che tu sei fuori del tuo io e che il mio io, ospite sgradevole, ne ha preso il posto.
      Carissima Tatiana, non arrabbiarti se ti prendo un po' in giro scherzosamente. Ti voglio molto bene e ti abbraccio affettuosamente.
      Antonio
     
      187.
     
      20 marzo(6) 1931
     
      Carissima Tatiana,
      ho ricevuto le due fotografie e il manoscritto di Delio. Non ne ho capito proprio nulla e mi pare inesplicabile che egli incominci a scrivere dalla destra alla sinistra e non dalla sinistra alla destra; sono contento che scriva con le mani, è già qualche cosa. Se gli fosse saltato in testa di incominciare a scrivere coi piedi sarebbe stato molto peggio, certamente. Poiché gli Arabi, i Turchi che non hanno accettato le riforme di Kemal, i Persiani, e forse anche altri popoli, scrivono da destra a sinistra, la cosa non mi pare molto seria e pericolosa; quando Delio imparerà il Persiano, il Turco e l'Arabo, l'aver imparato a scrivere da destra a sinistra gli sarà molto utile. Una cosa sola mi colpisce; che ci sia stata troppo poca logica nel sistema. Perché, da bambino piú piccolo, averlo costretto ad abituarsi a vestire come gli altri? Perché non avere lasciato libera la sua personalità anche nel modo di abbigliarsi e averlo tirato su secondo un conformismo meccanico?


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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