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      Spero che non avrai preso sul serio e non ti sarai afflitta per la minaccia scherzosa che ti avevo fatto di non scrivere piú se non avessi ricevuto 4-5 tue lettere ogni quindici giorni. Si trattava di un modo di far pressione sulla tua volontà per indurti a scrivermi piú spesso: se avessi saputo che soffrivi di emicranie e di altri disturbi per la malattia, non avrei ricorso a questo espediente. Sai la novità? D'ora in avanti potrò scrivere ogni settimana invece che ogni 15 giorni. Veramente non so come potrò utilizzare questa maggiore possibilità; quanto piú passa il tempo tanto piú ho meno volontà di scrivere. Mi pare che ogni giorno si spezzi un nuovo filo dei miei legami col mondo del passato e che sia sempre più difficile riannodare tanti fili strappati. Credo che il mio carattere personale, cioè l'insieme dei modi in cui ero abituato a reagire e a entrare in rapporto col mondo ambiente, sia molto cambiato, tanto che io stesso, per aver subito il processo lentamente, non riesco a rendermene conto in misura esatta. Del resto questo stesso processo l'ho subito già due o tre volte nel periodo precarcerario. - In ogni caso tutto questo importa poco; rimane l'acquisizione positiva del poter scrivere ogni lunedí che è molto importante. Accanto a questa positività c'è stata una negatività. I soldi del libretto esistenti al 30 giugno sono stati bloccati in questo modo: il 20 per 100 è stato accantonato e non può essere speso in modo alcuno; il restante 80% può essere speso solo per comprare generi alimentari.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803