Insomma, prima le donne ghilarzesi erano brutte e ventrute per l'acqua cattiva, adesso saranno ancora piú brutte per la malaria; gli uomini faranno la cura intensiva del vino, immagino. Tanti abbracci affettuosi.
Antonio
207.
24 agosto 1931
Carissima Tatiana,
ho ricevuto i medicinali, il vaglia di 250 lire, le fotografie, il termometro ecc. Le fotografie che mi hai spedito erano tra le mie cose, eccetto quella della tua mamma. Mi ha fatto molto piacere riavere la fotografia dove Giulia si trova in gruppo, perché essa è dello stesso anno in cui ci siamo conosciuti: la fotografia è del luglio 22 e noi ci siamo conosciuti in settembre; il gruppo è costituito dal comitato per l'educazione artistica di Ivanovo e Giulia vi rappresentava la musica, ella era allora insegnante nel Liceo Musicale di Ivanovo, una cittadina tessile di 100.000 abitanti che anche negli anni della carestia aveva conservato il Liceo Musicale e possiede inoltre un Museo molto originale e in alcune sezioni veramente interessante. Figurati che, con grande dispiacere di Giulia, possiede anche alcune mummie egiziane tra molto altro bric-à-brac; ma interessante è certo l'insieme di oggetti orientali, fra cui la sciabola tempestata di gemme e il vestito di cerimonia dell'ultimo Khan di Khiva, sconfitto nel 20 da Frunze che era stato operaio tessile a Ivanovo e aveva spedito al Museo una parte delle spoglie di guerra. - Non so se hai ancora ricevuto la mia precedente lettera (vedo che talvolta, come mi scrivi, le lettere giungono con grande ritardo) in cui ti descrivevo la malattia che mi ha colpito.
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