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      Si possono prendere mettendo nella lenza invece dell'amo un pezzo di cencio rosso che esse addentano: bisogna avere un brocchetto e metterle dentro dopo avere tagliato loro con le forbici la testa e le zampe. Dopo averle scuoiate, si possono preparare in due modi: per fare del brodo squisito, e in questo caso dopo averle bollite a lungo coi soliti condimenti si passano allo staccio in modo che tutto passi nel brodo eccetto le ossa: oppure si friggono e si mangiano dorate e croccanti. In un caso e nell'altro sono un cibo molto saporito ma specialmente molto nutriente e di facile digestione. Penso che Delio e Giuliano potrebbero fin dall'attuale loro tenera età entrare nella storia della cultura russa introducendo questo nuovo alimento nel costume popolare e facendo cosí realizzare parecchi milioni di rubli di nuova ricchezza umana togliendola al monopolio dei corvi, delle cornacchie e delle serpi. - Ciò che mi scrivi della tua salute mi interessa molto, ma non so se continui ancora la cura psicanalitica. Poiché Freud osserva che i familiari sono uno degli ostacoli piú gravi alla cura col trattamento della psicanalisi, io non ho mai voluto insistere sull'argomento e non ci insisterò neanche ora. Del resto tu stessa hai ricordato come spesso io mi riferissi ad alcuni principi della psicanalisi nell'insistere perché tu ti sforzassi di «sgomitolare» la tua vera personalità. Io ero convinto che tu soffrissi di ciò che i psicanalisti credo chiamino «complesso di inferiorità» che porta alla sistematica repressione dei propri impulsi volitivi, cioè della propria personalità, e all'accettazione supina di una funzione subalterna nel decidere anche quando si ha la certezza di avere ragione, salvo di tanto in tanto ad avere degli scoppi di irritazione furiosa anche per cose trascurabili.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Delio Giuliano Freud