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      Dal 48 in poi il processo di assimilazione nei paesi occidentali è stato cosí rapido e profondo, da far pensare che solo la segregazione imposta ha impedito la loro completa assimilazione nei vari paesi se fino alla Riv. francese la religione cristiana non fosse stata la «cultura statale» unica che domandava appunto la segregazione degli ebrei religiosamente irriducibili (allora; ora non piú perché dall'ebraismo passano al deismo puro e semplice o all'ateismo). In ogni caso, è da notare che molti caratteri che passano per essere dovuti alla razza, sono invece dovuti alla vita del ghetto imposta in forme diverse nei vari paesi, per cui un ebreo inglese non ha quasi nulla di comune con un ebreo di Galizia. Gandhy oggi pare che rappresenti l'ideologia indú; ma gli indú hanno ridotto allo stato di paria i Dravida che prima abitavano l'India, sono stati un popolo bellicoso e solo dopo l'invasione mongola e la conquista inglese, hanno potuto esprimere un uomo come Gandhy.
      Gli ebrei non hanno uno stato territoriale, un'unità di lingua, di cultura, di vita economica da due millenni; come si potrebbe trovare un'aggressività ecc. in loro? Ma anche gli arabi sono semiti, fratelli carnali degli ebrei e hanno avuto il loro periodo di aggressività e di tentativo di impero mondiale. In quanto poi gli ebrei sono banchieri e detentori di capitale finanziario, come si fa a dire che essi non partecipino all'aggressività degli stati imperialisti?
      Ricevo in questo momento la tua lettera del 2 ottobre e mi accorgo di aver fatto male a continuare questa discussione, che si potrebbe solo fare in una conversazione in cui e il tono della voce e la possibilità di correggere e chiarire immediatamente ciò che si è detto impediscono malintesi e asprezze.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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