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      E c'è ancora il termine «marranu» dall'espressione marrano che in Ispagna si dava agli ebrei che avevano finto di convertirsi e in sardo ha espressione genericamente ingiuriosa. Al contrario dei cosacchi i sardi che non sono stati propagandati, non distinguono gli ebrei dagli altri uomini. - Cosí ho liquidato, per conto mio, la quistione, né mi lascerò piú indurre a iniziarne delle altre. La quistione delle razze fuori dell'antropologia e degli studi preistorici non mi interessa. (Cosí è senza valore il tuo accenno all'importanza dei sepolcri per ciò che riguarda le civiltà; ciò è vero solo per i tempi piú antichi, per i quali i sepolcri sono il solo monumento non distrutto dal tempo e perché dentro i sepolcri accanto al defunto venivano messi gli oggetti della vita quotidiana. In ogni caso questi sepolcri ci danno un aspetto molto limitato dei tempi in cui furono costruiti: della storia del costume o di una parte dei riti religiosi. E ancora essi si riferiscono alle classi alte e ricche e spesso ai dominatori stranieri del paese, e non al popolo). Io stesso non ho nessuna razza: mio padre è di origine albanese recente (la famiglia scappò dall'Epiro dopo o durante le guerre del 1821 e si italianizzò rapidamente); mia nonna era una Gonzalez e discendeva da qualche famiglia italo-spagnola dell'Italia meridionale (come ne rimasero tante dopo la cessazione del dominio spagnolo); mia madre è sarda per il padre e per la madre e la Sardegna fu unita al Piemonte solo nel 1847 dopo essere stata un feudo personale e un patrimonio dei principi piemontesi, che la ebbero in cambio della Sicilia che era troppo lontana e meno difendibile.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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