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      Credo che questa condizione di cose durerà tutto l'inverno, per lo meno, cioè che in questo periodo il mio sforzo sarà appena sufficiente per non peggiorare, non per riprendermi. - Nell'ultima tua cartolina non mi accenni neppure alle tue condizioni di salute: non mi hai scritto se ti sei levata dal letto dopo l'angina. Spero di sí.
      Ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      223.
     
      16 novembre 1931
     
      Carissima Tania,
      solo poche ore fa ho ricevuto la tua cartolina del 12. Poiché non ricevevo tue notizie da piú di 10 giorni, credevo che il tuo male continuasse e che non potessi scrivermi. - Ho ricevuti i medicinali e ho già ricevuto un notevole giovamento dall'Uricedina, nonostante che lo scirocco continuasse a rendere insopportabile le giornate e le nottate. Mi sono passati i gonfiori del ventre che provocavano complicazioni agli organi respiratorii e al cuore. Tuttavia ho visto che l'Uricedina che mi hai mandato questa volta è cambiata da quella di una volta: la composizione è diversa. In questa mancano le «sostanze estrattive» ed è aumentata la percentuale del Solfato di Sodio e del Bicarbonato di Sodio. Tuttavia mi ha giovato e abbastanza rapidamente; dopo due giorni l'effetto era sensibile di già. Non so perché mi hai mandato certi medicinali che non mi servono affatto, per es. una scatoletta di non so che contro la stitichezza. Cosí non mi serve, e spero non mi servirà neanche nei prossimi tempi, il liquore contro la tosse bronchiale: in realtà non ho mai avuto tosse e neanche catarro, eccetto che per pochi giorni dopo il 3 agosto.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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