Teresina dovrebbe scrivermi una specie di dizionario con, da una parte, i nomi nella forma pedestre in cui si trovano nel calendario e dall'altra i derivativi fantastici da lei inventati; mi sarà utile perché ormai non mi so piú raccappezzare tra cosí lussureggiante fioritura poetica.
Carissima mamma, questa lettera dovrebbe essere dedicata agli auguri per il Natale e quindi bisogna che questi benedetti auguri pur te li faccia. Vorrei sapere notizie precise sulla tua salute e auguro che esse siano le migliori possibili. Carlo scrive? Dopo il suo viaggio a Turi mi ha scritto una sola volta. Ha scritto a Tatiana e le ha annunziato che avrebbe scritto anche a me, ma non ne ha fatto nulla. Pare che non abiti piú a Milano, ma in un paese della provincia. E Nannaro vi scrive? Dopo tante promesse che mi aveva fatto, non mi ha mai scritto neanche un rigo. Tuttavia tiro innanzi sempre allo stesso modo, piú sereno che mai, anche se invecchio in carcere. Ti abbraccio teneramente con tutti di casa.
Antonio
231.
14 dicembre 1931
Carissima Tania,
solo giovedí ricevetti la tua lettera del 3 dicembre che era giunta tassata non so per quale ragione ma probabilmente per eccesso di peso. Le tue fotografie, nell'insieme, mi sono piaciute moltissimo; avrei però voluto averne qualcuna di recentissima, come mi avevi promesso, perché già da circa un anno e mezzo non ci vediamo e avrei voluto avere una impressione delle tue attuali condizioni di salute. Non credere però che in ciò sia una sollecitazione implicita a che tu per Natale venga a Turi, come scrivi che ti ha proposto Carlo.
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