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      Ti abbraccio con tutti di casa.
      Antonio
     
      234.
     
      21 dicembre 1931
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto recentemente i due pacchettini: uno con la carta, le buste, i pennini e l'inchiostro, l'altro con il sale di Hunt, il filo, gli aghi ecc. Pennini e inchiostro ne avevo ancora a disposizione per parecchio tempo. Parrebbe da quanto hai scritto nella tua cartolina del 14 (il solo scritto tuo che ho ricevuto negli ultimi 10 giorni) che una mia lettera non ti fosse arrivata: infatti a suo tempo ti scrissi che le rose di Gerico erano giunte, ma che da parecchi mesi ogni seminagione e coltivazione erano state proibite, e che l'aiola era stata distrutta. Forse avevi letto in fretta la lettera, o ti eri dimenticata di questo cenno, perché mi pare che tu non abbia mai accennato a mie lettere smarrite. - Gli sputi sanguigni mi sono passati dopo qualche giorno e cosí anche il catarro; non è stato nulla di grave. In questi giorni ha fatto molto freddo, con neve abbondante, ma non ho sofferto in modo notevole. Mi pare anzi di aver sopportato il tempo meglio di altri anni e anche meglio di qualche mese fa, quando tuttavia la temperatura era piú mite. Il medico mi aveva ordinato cloruro di calcio con adrenalina, come l'altra volta; io presi anche, a cucchiaini, circa la metà della bottiglietta di Sirolina che tu mi avevi mandato. La temperatura del corpo raggiunge qualche volta i 37 gradi e li supera di qualche linea, ma in generale è sui 36.8. Credo che dovrebbe essere piú bassa, cioè non oltre i 36.4, ma l'anormalità è dovuta ai disturbi intestinali che continuano, quantunque in forma attenuata.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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