Ti abbraccio teneramente.
Antonio
242.
1° febbraio 1932
Carissima mamma,
ho ricevuto la lettera di Grazietta del 15 gennaio. Le notizie che mi manda non sono troppo abbondanti e precise, ma almeno mi assicurano che nelle condizioni generali della tua salute non c'è nessuna novità spiacevole. Non so come sia organizzata la scuola di avviamento a Ghilarza e quali siano esattamente le materie di studio per tutto il corso. Ho letto nel «Corriere della Sera» la discussione svoltasi in parlamento a proposito di questo tipo di scuola, ma gli argomenti trattati erano troppo generici e vaghi per farsi delle idee precise. La sola cosa importante che se ne poteva ricavare era che la scuola d'avviamento non è fine a se stessa, ma lascia la possibilità di una ulteriore carriera scolastica; quindi anche per Mea l'ultima parola non è detta e questi anni non saranno completamente perduti. Ciò che mi pare essenziale nel caso suo e che deve servire a voi tutti nella condotta da seguire nei suoi confronti, è la necessità di farle sentire che dipende da lei e dalla sua volontà se saprà impiegare questo tempo per studiare per conto suo, oltre che i programmi della scuola, per essere in grado, se le condizioni mutano, di fare un balzo in avanti e intraprendere una carriera scolastica piú brillante. Tutto sta che ella abbia della buona volontà e dell'ambizione, nel senso nobile della parola. Del resto, non crollerà il mondo se ella finirà la sua vita a Ghilarza, facendo la calza, per non aver voluto tentare di riuscire a fare qualcosa di meglio e di piú brillante.
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