La quistione è complessa e te ne potrò parlare se verrai a colloquio. Sulla data della tua venuta io non ho particolari desideri; devi scegliere tu il momento che ti è conveniente da ogni punto di vista. Ho letto con grande interesse la lettera del tuo papà: è molto attraente e piena di osservazioni stimolanti alla meditazione. Per ciò che tu dici che io potrei scrivergli, non sono del tuo parere. Mi sarebbe difficile spiegarti esaurientemente il perché; certe cose mi dispiace scriverle in una lettera carceraria. - Non mi hai detto il tuo parere sulle note che ti ho scritto a proposito del Croce; nel complesso ti sono state utili? In ogni modo devi tener presente che esse non possono essere complete e non potevano toccare alcuni punti che pure sarebbe necessario trattare; e che anche cosí come sono, hanno subito una mutilazione volontaria. Ho ricevuto finalmente i libri ordinati tanto tempo fa. Non ho però ricevuto il numero della «Riforma Sociale» del settembre-ottobre 1931; cosí mi è mancato il numero di aprile 1932 dei «Problemi del Lavoro», che mi farai il piacere di richiedere. (Non ho neppure ricevuto il 1° fascicolo dell'anno della «Cultura»). Se ti capita di scrivere a Piero riferiscigli che in un brano di un capitolo del recente libro di Silvio D'Amico Certezze, capitolo dedicato allo Spielberg si parla di una domanda di grazia inviata da Federico Confalonieri all'Imperatore d'Austria che sarebbe appunto conservata nel Museo italiano dello Spielberg stesso. Il D'Amico non ristampa questa supplica, ma ne dà accenni esteriori come dello scritto di un uomo ridotto al massimo grado di avvilimento e di abbiezione.
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