Del resto io sono ancora persuaso che nel male di Giulia entri come causa, diventata cronica, la poca preoccupazione della vita fisica; alimentazione non adeguata, riposo male organizzato, sforzi di lavoro eccessivi per l'energia di cui si dispone, e tutto ciò inutilmente, non per necessità, per forza maggiore, ma per mancanza di metodo e per uno spirito di sacrifizio inteso irrazionalmente e puerilmente. Ora, cosa si può fare, come si può intervenire? Io non lo vedo, non riesco a vederlo. Se tu potrai aiutarmi, te ne sarò molto riconoscente. - Le lettere di Delio sono interessanti, è vero? Ma che significato hanno i versi sull'acqua primaverile coi quali chiude la lettera a me? (cioè: a che fine li ha trascritti, perché voleva che io li conoscessi?) - Ti pare che sia da spedirgli l'edizione illustrata italiana del Pinocchio? Una edizione illustrata dal pittore Attilio Musini esiste (edita dal Bemporad di Firenze), ma, se ben ricordo, le illustrazioni non sono ben riuscite, o almeno a me piacevano poco. Mi ero formato, da ragazzo, una mia immagine di Pinocchio, e vederne poi una materializzazione che era diversa da quella della mia fantasia, mi indisponeva e mi rivoltava. Perciò mi pare che sia stato bene che a Firenze non abbiano lasciato fare il monumento a Pinocchio; per i ragazzi fiorentini avrebbe significato l'imposizione, dall'esterno, di un'immagine standard, che avrebbe impedito ogni fantasticheria arbitraria. Ma non è in questo arbitrio della fantasia il maggior piacere dei bambini nel leggere i libri come Pinocchio?
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