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      Non credo che ci sia neanche un po' di disperazione in questi sentimenti: credo che siano molto assennati. Occorre bruciare tutto il passato, e ricostruire tutta una vita nuova: non bisogna lasciarci schiacciare dalla vita vissuta finora, o almeno bisogna conservarne solo ciò che fu costruttivo e anche bello. Bisogna uscire dal fosso e buttar via il rospo dal cuore. Cara Iulca, ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      276.
     
      4 luglio 1932
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto la tua lettera con la recente lettera di Giulia. Oggi non ho voglia di scrivere a lungo. Tuttavia ti voglio dire che questa lettera di Giulia mi ha fatto una impressione molto buona e che mi pare che ella si trovi in condizioni psichiche molto migliori di quanto poteva apparire dagli scritti precedenti. Non so se tale sia stata anche la tua impressione. Voglio risponderle con molta ponderazione. Speriamo che finalmente sia giunta a una svolta della sua malattia e che rapidamente si metta in grado di riprendersi.
      Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      277.
     
      12 luglio 1932
     
      Carissima Tania,
      questa settimana non ho potuto leggere nessun tuo scritto. Una tua lettera raccomandata è certamente giunta, perché è stata aperta in mia presenza per vedere se vi fossero contenuti dei valori, ma non mi è stata ancora consegnata. Carissima, parecchie volte ti ho scritto che spesso tu non ti rendi conto perfettamente di quali siano le mie condizioni di esistenza e che dimentichi che cosa è un carcerato. Cosí altre volte ti ho scritto che il troppo zelo è nocivo invece di essere giovevole.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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