È un complesso abbominevole e si vede che la mia provvista di pazienza e di resistenza era molto grande se mi ha permesso di cavarmela finora. Purché duri ancora per un pezzo. Ma in qualche modo me la caverò e non voglio rattristarti oltre misura. Ti abbraccio teneramente.
Antonio
283.
1° agosto 1932
Carissima Iulca,
ho ricevuto la tua lettera del 15 luglio. Ti ringrazio per il tuo scrivere frequente. Ho ricevuto le fotografie dei bambini e tua ed esse mi aiutano ad immaginare un po' piú concretamente la vostra vita e a fantasticare meno. La tua ultima lettera mi ha dato anche una prova che le tue condizioni di salute sono migliorate; ho voluto rileggerla proprio come «referto»... medico e ho constatato che non c'è neanche un errore di ortografia e di lingua in generale. Ciò vuol dire che il tuo italiano è ancora solido e che il tuo processo di ideazione è ridiventato limpido e chiaro, senza dubbi, pentimenti, irrisolutezze, come non appariva essere precedentemente, almeno qualche volta. - Ricordi ancora quando ti ho raccontato la storiella dei rospi che si posano sul cuore degli addormentati in campagna? Sono appunto circa 10 anni: quante fanfaluche ti ho raccontato in quel mese trascorso al sanatorio! Nello scrivere la novellina dell'uomo nel fosso mi è ritornato alla memoria improvvisamente, e mi sono ricordato che allora ti era rimasto impresso con un accompagnamento di sensazioni comiche. - Anche ciò che scrivi di Delio e Giuliano e delle loro inclinazioni, mi ha fatto ricordare che qualche anno fa credevi che Delio avesse molta inclinazione per l'ingegneria costruttiva mentre pare che oggi questa sia l'inclinazione di Giuliano e Delio invece sia piuttosto portato alla letteratura e alla costruzione.
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Iulca Delio Giuliano Delio Giuliano Delio
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