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      È proprio stupefacente, per non impiegare termini piú appropriati sebbene piú drastici. E quale può essere il mio atteggiamento dopo una tale scottatura se non quello di non accennarti piú nulla che possa mettere in effervescenza il tuo cervello e farti entrare in frenesia di attivismo a tutti i costi? Non sono incollerito, te lo assicuro, e il mio affetto per te non è diminuito di nulla. Ma ho finito per capire che sei realmente pericolosa con le tue premure, e che devo controllarmi in ogni parola. L'idea che io sia come una palla di football che dei piedi anonimi possono lanciare da una parte all'altra d'Italia come è avvenuto nel passato, che da quattro anni e quattro mesi io sia il numero di matricola 7047 che non può avere volontà propria e non gode dei diritti del cittadino (per pochi che siano) non ti è ancora entrato in testa e perciò non ti preoccupi di dare, al caso, il tuo colpo di piede alla palla e di ricordarmi che anche per te sono un numero di matricola. Naturalmente, sono costretto a prendere le mie precauzioni. Del resto ti abbraccio col solito affetto
      Antonio
     
      Ti prego almeno di informarmi minutamente di ciò che hai fatto, dell'esito che avrà la tua pratica se non è possibile interromperla decentemente e dell'indirizzo del prof. Arcangeli dato che, interrotta la pratica, dovessi io ulteriormente farne una per conto mio quando lo ritenessi opportuno.
     
      297.
     
      27 settembre 1932
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto la tua cartolina del 21. Tu scrivi che facendomi certe domande non avevi altra intenzione che di venire a conoscenza della mia volontà niente altro.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Italia Tania