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      Non credo si trovi facilmente sulle bancherelle di libri usati e deve avere un valore abbastanza elevato. Gli altri due libri erano la Storia della Letteratura italiana di Francesco De Sanctis, e quella di Vittorio Rossi. L'opera del De Sanctis è ormai di dominio pubblico; l'edizione critica è stata pubblicata dal Laterza di Bari e costa molto, ma l'edizione dei Treves di Milano con note di Paolo Arcari è buonissima e costa poco. L'opera del Rossi è un manuale scolastico (in tre volumetti, edita dal Vallardi di Milano) che è ottimo e si può trovare forse facilmente anche di seconda mano, nelle bancarelle, ma occorre stare accorti di non acquistare una edizione troppo vecchia.
      Ti abbraccio affettuosamenteAntonio
     
      303.
     
      17 ottobre 1932
     
      Carissima Grazietta,
      la cartolina di Mea del 9 ha un po' calmato l'impressione che mi aveva fatto la tua lettera del 7. Intanto però non ho avuto piú notizie. Ti prego di volermi mandare una cartolina ogni due o tre giorni. Sebbene Carlo mi avesse scritto qualche tempo fa per avvertirmi del suo viaggio a Ghilarza e mi avesse messo in guardia contro il tuo pessimismo e allarmismo esagerati, la tua lettera mi ha fatto l'impressione che si tratti di cosa molto seria e molto pericolosa. Cara Grazietta, tu sai che io non sono mai stato molto espansivo con nessuno. Vorrei perciò che tu non ti ingannassi né sui miei sentimenti né sulla forza di essi. L'idea che la mamma può essere moribonda mentre io non posso saperne nulla di preciso e non posso piú rivederla, mi ossessiona e mi perseguita in ogni momento, notte e giorno.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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