La ricordo nei suoi momenti di maggiore energia e forza, rivedo nitidamente tanti quadri della nostra vita famigliare di un tempo, e non riesco a persuadermi che possa essere ridotta come tu scrivi e che ella stessa senta di stare per lasciarci. Non so neppure se tu potrai farle sentire quanto io le ho voluto bene sempre e come una delle maggiori amarezze della mia vita, e che ha avuto tanta efficacia nel formare il mio carattere, sia proprio stato il vedere come la sua esistenza non avesse mai requie, come la sua vita fosse priva di soddisfazioni e di pace duratura. Scrivimi subito. Ti abbraccio fraternamente.
Antonio
304
24 ottobre 1932
Carissima Tania,
ti sarò molto grato se vorrai scrivere a mia sorella Grazietta, che ho ricevuto la sua lettera del 19 in cui mi rassicura sulle condizioni di salute di mia madre. Il 7 mi aveva scritto per comunicarmi che la mamma era moribonda, che già le aveva fatto le ultime raccomandazioni e che non c'era piú nessuna speranza. Ora mi scrive che la mamma si è rimessa e che il medico ha detto che potrà vivere ancora parecchi anni, data la sua forza eccezionale; che mangia con appetito. La povera Grazietta è tutta spiacente di avermi dato un tale allarme, ma si capisce che anche essa deve essere molto giú per le fatiche sopportate in questi ultimi tempi. - Vorrei ancora, se non ti dispiace, che avvertissi la libreria che non ho ricevuto il fascicolo di settembre dei «Problemi del Lavoro» cosí come non ho ricevuto i Colloqui con Mussolini del Ludwig e il volume della Banca Commerciale.
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