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      È vero che spesso mi scrivi anche piú di una volta, ma ciò che piú importa, nelle mie condizioni psichiche e anche fisiche, è specialmente la «regolarità». - Mi consigli di scrivere io stesso a Giulia per darle notizie del recente decreto di indulto e amnistia. Avrei già seguito volentieri il tuo consiglio, ma cosa potrei scriverle di preciso e determinato? Come ti ho già accennato altre volte, io, non so nulla in proposito. Posso fare delle ipotesi molto vaghe e di carattere puramente arbitrario, che vanno ai due estremi opposti: 1° il decreto può non concernermi neppure, cioè la mia situazione giuridica può darsi sia rimasta immutata (ipotesi estrema piú pessimista); 2° per il decreto, può darsi che la mia pena sia ridotta a 5 anni (ipotesi estrema piú ottimista) con determinate modificazioni generali della situazione giuridica stessa in rapporto a ciò che il nuovo Codice stabilisce a proposito della liberazione condizionale. Tra questi estremi sono possibili ipotesi intermedie. Come vedi, personalmente brancolo nel buio. Di solito, quando viene concessa amnistia e indulto, dopo un certo tempo, si comunica ufficialmente all'interessato le variazioni che ne sono conseguite nella sua posizione, cioè la nuova data ufficiale e legale della sua liberazione. Questa comunicazione può tardare anche di quattro o cinque mesi. Ma l'assenza di una comunicazione ufficiale non significa di per sé che l'amnistia o l'indulto non debbano essere legalmente applicati; può trattarsi di una dimenticanza, di un disguido ecc.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Giulia Codice