Poi non ne ha fatto nulla, non solo, ma in preda all'isterismo sciocco per non aver mantenuto la promessa fatta, mi ha mandato quello stupido telegramma. È meglio che non si occupi piú di me e che almeno mi lasci tranquillo. Mi dispiace di averti dovuto scrivere queste cose, ma desidero che Carlo non creda che io mi sono rivolto a lui attraverso la tua persona e la tua richiesta. Ti assicuro che sono veramente disgustato e offeso del modo di operare di Carlo e che mi pesa enormemente di non potergli restituire i soldi che nel passato egli mi ha inviato. Scusa questo sfogo. Abbraccia tanto per me tutti di casa, coi tuoi bambini.
Antonio
323.
9 gennaio 1933
Carissima Tania,
ho ricevuto la tua cartolina del 2 e il vaglia del 3. Ti ringrazio di tutto cuore. Spero anch'io, questo mese, di spendere meno per medicine perché mi sento un po' meglio. Nel mese di dicembre le spese da me fatte sono state esattamente di L. 122,05 cosí composte: per medicine L. 60,70, quasi la metà; per la posta L. 8,80; per generi di consumo L. 52,55 di cui 15,08 per tabacco, 1 lira per fiammiferi, e 0,88 per cartine; per vitto ho speso esattamente L. 37,47. Come vedi sono già riuscito a limitare molto il consumo del tabacco propriamente detto; credo che se si considera la quantità del tabacco ne consumo oggi solo 1/15 di quanto ne consumavo in libertà e se si considera la spesa, spendo oggi da 1/10 a un undicesimo di ciò che spendevo allora. È ancora troppo, secondo me, ma credi che è molto difficile estirpare completamente un'abitudine così inveterata e radicata.
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Carlo Carlo Tania
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