Pagina (667/803)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma forse esagero e i 6 anni di carcere già scontati hanno contribuito a immeschinirmi, a limitarmi gli orizzonti. In ogni modo i fatti obbiettivi sono cosí come ho scritto. Può anche darsi che essi finiscano con l'essere piú importanti di quanto io possa pensare, poiché nell'avvenire si può pensare che le probabilità favorevoli e quelle sfavorevoli si equilibrino. Carissima Iulca, ti abbraccio forte forte.
      Antonio
     
     
      325.
     
      Carissimi Delio e Giuliano, non mi avete piú scritto, perché?, da tanto tempo. Non so piú nulla degli esseri viventi di Delio, del suo fringuello, dei pesciolini. E poi: Delio ha ricevuto il libro di Pinocchio? Gli sono piaciute le illustrazioni? Corrispondono esse all'imagine che egli si era fatto del burattino? E a Giuliano piace la storia di Pinocchio? Quali sono ora i centri del vostro interesse sia a scuola che in casa? Scrivetemi tante cose, tutt'e due. Vi abbraccio tanto e vi faccio tante carezze.
      Antonio
     
      326.
     
      30 gennaio 1933
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto le tue cartoline da Bari e da Napoli. A quest'ora spero che ti sarai già riposata del viaggio e che avrai ripreso la tua vita normale. Mi ha molto interessato, in una tua cartolina del 24, la raccomandazione che mi fai di «essere di buon umore» come ricetta all'enterocolite. Mi pare una raccomandazione molto utile, ma di difficile applicazione, almeno come programma prestabilito. Forse è necessario un intero trattato sul buon umore, che magari si potrebbe estrarre dal Candido di Voltaire opportunamente sistematizzato per tutti i casi spiacevoli della vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Iulca Delio Giuliano Delio Delio Pinocchio Giuliano Pinocchio Tania Bari Napoli Candido Voltaire