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      Invece sembrava di tanto in tanto che si formassero nell'aria delle masse compatte ma fluide che si accumulavano e poi si precipitavano su di me, facendomi arretrare con un tonfo nervoso nel letto. Cosí la retina manteneva le immagini passate a lungo ed esse si soprapponevano alle piú recenti ecc. Anche all'udito ebbi delle allucinazioni. Se chiudevo gli occhi per riposare, sentivo, delle voci chiare che domandavano: «Ci sei?» «Dormi?» ecc. o altre parole staccate. - Nel passato la manifestazione piú grave fu quella della temperatura bassa, della debolezza, cioè le piú comuni e generali delle anemie cerebrali. - Carissima, non ho più voglia di scrivere. Ho forse già scritto troppo a lungo e ciò mi ha stancato. Tuttavia, sono contento di averti scritto cosí, perché mi pareva che non ne sarei stato capace per un pezzo. Carissima Tania, ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      336.
     
      27 marzo 1933
     
      Carissima Tania,
      spero che tu abbia fatto un buon viaggio e non ti sia affaticata troppo. Ti raccomando di riposarti per benino e di tener molta cura della tua salute. Per ciò che mi riguarda non ci sono molte novità: sono uscito al passeggio una volta ma mi ha stancato molto e mi ha determinato un ritorno di accessi nervosi (tic, guizzi impulsivi ecc.). La temperatura non è ancora mutata nei massimi e nei minimi, però il cuore è meglio regolato e non ho piú avuto colpi al cranio. Aspetto tue notizie. Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      337.
     
      27 marzo 1933
     
      Carissima Iulca,
      non ho ricevuto tue lettere, né notizie dei bambini da un pezzo.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Tania Tania Iulca