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      Non capisco perché tu l'abbia acquistata, credendo che io te l'avessi indicata. Io ti avevo indicato due opere: La storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis (ediz. Treves con note di Paolo Arcari) e la Storia della letteratura italiana di Vittorio Rossi (ediz. Vallardi). Si vede che leggi molto sbadatamente e dimentichi con grande facilità, perciò sarebbe bene che ti compilassi un promemoria. Che tu abbia bisogno di un promemoria me ne sono accorto piú di una volta!
      Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      Ma anche questi libri sarà inutile spedirli; se Giulia li avesse desiderati ne avrebbe scritto qualche cosa, ti pare? Del resto essi rientrano in un piano di lavoro per conoscere la storia della cultura italiana ed essere quindi piú qualificati come traduttori delle cose presenti. Secondo me oltre al linguaggio nel senso strettamente tecnico della parola, ogni paese ha un suo linguaggio «di civiltà» che occorre conoscere per conoscere il primo. Ma questo studio domanda vivacità di interessi intellettuali e questa vivacità domanda condizioni di salute che Giulia non può ancora avere. Insistere può essere dannoso, perché porta a riflettere sulla propria debolezza e credersi incapaci di ogni forma di lavoro.
     
      366.
     
      28 agosto 1933
     
      Carissima Tania,
      dopo la cartolina da Bari del 19 non ho più ricevuto nessun tuo scritto. Da Carlo ho ricevuto una cartolina illustrata da Roma con la data del 23; mi annunziava il suo viaggio a Milano nella stessa notte e che mi avrebbe «riferito» non so che il domani o il post-domani.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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