È probabile che ci sia stato un qualche disguido postale o altro incidente. Carlo mi ha ancora scritto il 25 per informarmi che il 20 si era recato in Questura e aveva rilasciato la dichiarazione d'accettazione. Mi meraviglia che tu abbia potuto supporre che io abbia scritto a Carlo, dopo la lettera a lui che ti ho trasmesso e che penso tu non abbia trasmesso. Si vede che ancora tu non riesci a dare importanza a queste cose. Non cercherò di convincerti, perché sono persuaso che sia inutile. Puoi anche strappare la mia lettera a Carlo; ciò non muterà, però, la mia convinzione e il mio atteggiamento. - A proposito di quanto mi scrivi, ti assicuro che non ho bisogno né di denaro, né di biancheria, né di oggetti di vestiario per il «viaggio», a meno che esso non sia ritardato di troppo: ho ancora al libretto per la fine del mese circa 750 lire. - Credo che a quest'ora l'avvocato e quindi anche tu, sarete informati della risposta negativa data dal Tribunale Speciale al ricorso fatto a proposito dell'applicazione del decreto di amnistia e indulto di un anno fa. Io non ho ancora avuto una comunicazione ufficiale del rigetto del ricorso, ma ne ho avuto solo un accenno breve. Non conosco ancora le motivazioni del rigetto e non so se l'avvocato intenda continuare la pratica. Ti voglio solo avvertire che non sono contrario a una possibile continuazione, perché credo che la legge lo consenta. Solo per il merito delle sentenze del Tribunale Speciale non è consentito l'appello, ma in questo caso non si tratta di sentenza, ma di declaratoria o di ordinanza e in questo caso credo si possa ricorrere fino alla Cassazione.
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