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      Dovevi essere molto agitata. Io non so se una mia carezza potrebbe calmarti. Ti abbraccio.
      Antonio
     
      La lettera è molto arruffata ma non voglio riscriverla.
     
      387.
     
      [25 gennaio 1936?]
     
      Carissimo Iulik,
      ti faccio tanti auguri per l'andamento del tuo anno scolastico. Sarei molto contento se tu mi spiegassi in che consistono le difficoltà che trovi nello studiare. Mi pare che se tu stesso riconosci di avere delle difficoltà, queste non devono essere molto grandi e potrai superarle con la diligenza e la buona volontà. Il tempo assegnato allo studio è sufficiente per te? Forse sei un po' disordinato, ti distrai, la memoria non funziona o tu non sai farla funzionare? Dormi bene? Quando giochi pensi a ciò che hai studiato o quando studi pensi al gioco? Oramai sei un ragazzo già formato e puoi rispondere alle mie domande con esattezza. Alla tua età io ero molto disordinato, andavo molte ore a scorazzare nei campi, però studiavo anche molto bene perché avevo una memoria molto forte e pronta e non mi sfuggiva nulla di ciò che era necessario per la scuola: per dirti tutta la verità debbo aggiungere che ero furbo e sapevo cavarmela anche nelle difficoltà pur avendo studiato poco. Ma il sistema di scuola che io ho seguito era molto arretrato; inoltre la quasi totalità dei miei condiscepoli non sapeva parlare l'italiano che molto male e stentatamente e ciò mi metteva in condizioni di superiorità, perché il maestro doveva tener conto della media degli allievi e il saper parlare correntemente l'italiano era già una circostanza che facilitava molte cose (la scuola era in un paese rurale e la grande maggioranza degli allievi era di origine contadina). Carissimo, sono certo che mi scriverai senza interruzione e mi terrai al corrente della tua vita.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Iulik